Da quanto previsto dalla nuova Riforma Bianchi, approvata dalla Camera il 28 giugno 2022, per conseguire l’abilitazione all’insegnamento nelle scuole secondarie di primo e secondo grado si dovranno seguire dei corsi da 60 CFU.
Il corso 60 CFU, strutturato come un vero e proprio percorso universitario, prevede lo studio di discipline antropo-psico-pedagogiche e delle metodologie e tecnologie didattiche e linguistiche. È compreso un periodo di tirocinio diretto presso le scuole e uno indiretto non inferiore a 20 CFU
Chi al 31 ottobre 2022 ha già conseguito i 24 CFU precedentemente obbligatori, dovrà completare l’acquisizione dei crediti richiesti con corsi da 30/36 CFU fino al raggiungimento dei 60 previsti dalla riforma.
Oltre quello da 60 CFU per i docenti, per l’abilitazione all’insegnamento sono previsti altri percorsi formativi:
Dove acquisire i CFU?
I corsi per l’acquisizione dei 60 CFU o da (30/36 CFU) saranno forniti dalle università o dagli istituti che si organizzeranno sotto forma di Centri multidisciplinari che dovranno essere accreditati dal Ministero dell’Istruzione.
Da 24 CFU a 60 CFU: cosa cambia
I 24 CFU erano un requisito di accesso alle graduatorie e ai concorsi, invece i 60 CFU sono relativi a un percorso completo e specifico di abilitazione all’insegnamento.
Con i 24 CFU era consentita l’iscrizione alle graduatorie GPS, chi invece possiede i 60 CFU potrà iscriversi direttamente nella prima fascia delle GPS.
Il programma dei 24 CFU era applicabile a tutte le classi di concorso, invece i 60 CFU sono specifici per ognuna di esse.
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